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eventi
 


MONA MOHANNA • DONATELLA BARUZZI
dal 14 al 24 DICEMBRE 2011
venerdì e sabato dalle 11 alle 22
lunedì • giovedì dalle 15 alle 22
ARTILAB laboratorio artistico
Via Vannucci 11, Milano

Donatella Baruzzi accosta le sue ceramiche, raffinate interpretazioni nell'ambito della scultura, agli abiti e accessori della stilista libanese Mona Mohanna, espressione contemporanea di colori, forme e abilità manuali del suo paese.

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OCCASIONI D'INVERNO
DA LUNEDI 8 GENNAIO
opere, oggetti e accessori moda in saldo.
039 5960047 • 335 6108374
ARTEFATTO, via Prina 18, Monza

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NATALE FATTO A MANO UN REGALO UNICO
7 • 8 • 9 • 10 DICEMBRE 2009
DALLE 11 ALLE 19

E NEGLI ALTRI GIORNI DEL MESE SU APPUNTAMENTO
039 5960047 ? 335 6108374

Pezzi unici e collezioni a tiratura limitata per esplorare l? dove l?artigianato si mescola con il design, il minimalismo incontra il bricolage, l?arte interpreta la vita quotidiana.

Oggetti pensati per essere fonte di piacere, frutto di una ricerca accurata di materia, forma, estetica, funzione ed espressione di una creativit? sfaccettata in bilico
tra quotidianit?, fiaba, realismo.

Un estetica che si basa su impulsi contemporanei e sulla rievocazione di un piccolo mondo antico in un mix che rivela fascinazione per i materiali, rilevanza dell?aspetto progettuale, compresenza di linguaggi insieme ad un notevole interesse
per le lavorazioni artigianali e le tradizioni.

Ecco che anche oggetti comuni perdono l?anonimit? e diventano segni riconoscibili
per un regalo unico.

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ARTEFATTO, L'AVVENTURA CONTINUA
Da giugno un nuovo spazio. Fino al 25 maggio vendita straordinaria.

Artefatto festeggia il terzo compleanno con alcune innovazioni.
Dal primo giugno cambiamo sede o meglio ci trasferiamo in uno spazio diverso rimanendo all?interno della corte di via Prina 18.
In alternativa ad orari di apertura regolari, a tutti gli interessati
offriamo la libert? di scegliere quando passare a trovarci
con il suggerimento di vericare telefonicamente la nostra presenza.

Continueremo, con passione, a rintracciare interazioni tra arte
artigianato e design, individuare personalit? di talento e valorizzare opere e oggetti espressione della creativit? contemporanea.
Esploreremo nuove opportunit? per differenziare e arricchire
la nostra proposta di iniziative che narrino l'oggetto e promuovano
l?incontro tra la manualit? dell?artigianato artistico tradizionale
ed il gusto per la sperimentazione e la progettualit?
proprio dell?arte contemporanea.
Per festeggiare le novit?, fino al 25 maggio, con gli attuali
orari di apertura, offriamo l'occasione di acquistare
tutte le opere e oggetti in esposizione a condizioni uniche.


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LIGHTINGS
Luci di Andrea Alloesio
dal 4 al 20 maggio

Andrea Alloesio, art-designer torinese, crea luci e complementi d?arredo
con il vetro riciclato trattato con un metodo innovativo messo a punto
dopo anni di sperimentazione.

Con l?intento di limitare l?utilizzo di energia nella trasformazione del vetro
(evitando l?uso di un forno di fusione), di impiegare oggetti di recupero
e di rendere plasmabile un elemento che - anche frantumato - ? rigido e duro,
Alloesio ha creato un materiale inedito fatto di frantumi di vetro riciclato
lavorato con resine e vernici trasparenti e inglobato in fogli di materiale plastico.

Dai fogli di plastica e vetro, modellati e a volte pigmentati, nascono oggetti luminosi
e complementi d?arredo di grande suggestione e di notevole effetto scenografico.

Bottiglie e contenitori in vetro di uso quotidiano perdono ogni connotazione formale
e funzionale per riemergere, con forma e funzione rinnovate, nelle seducenti creazioni frutto dell?estro creativo e abilit? manuale di Andrea Alloesio.

Plastireglas ? il nome (registrato al Registro Progetti ADI di Milano
| protocollo progetto 474) del materiale risultato delle sperimentazioni di Alloesio.

Plastireglas ? costituito da vetro di riciclo ridotto in piccoli pezzi - triturato
con l?ausilio di una macchina meccanica costruita dall?art-designer stesso -
vagliato in un'unica granulometria e infine lavato con acqua e detergenti.
Da materiali di recupero differenti e dall?inclusione di pigmenti durante
il processo di lavorazione si ottengono basi diversamente colorate
[trasparente, blu, marrone o verde] e/o decorate con segni e campiture contrastanti.
Quindi la lastra di plastica e vetro viene plasmata [con un convogliatore di aria calda che raggiunge temperature
prossime ai 500?] fino ad assumere le pi? svariate forme tridimensionali
ed infine l?oggetto solidificato viene trattato con una vernice protettiva.

Nel 2002 Andrea Alloesio riceve il titolo di Artigiano Eccellente della Regione Piemonte.

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BEST BEFORE:APR.18,2005
storia di una autoproduzione a breve scadenza
100 luci realizzate in due settimane
proiezione video e presentazione cd

venerdi 7 aprile aperitivo dalle ore ore 18
CINQUEGRADI
milano . via abano 6 (MM Lambrate)

Ad un anno dall'allestimento di BEST BEFORE:APR.18,2005,
la presentazione del cd-catalogo e proiezione del video documento della mostra.

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artefatto in saldo . 2003 2006
dal 4 febbraio al 18 marzo

artefatto in saldo . 2003 2006 ? un modalit? provocatoria per raccontare
la storia di un triennio di attivit? mettendo in luce che anche la produzione artistica
? una realt? governata da regole economiche, di mercato.
Semplicemente si tratta di mettere opere e oggetti in saldo, una cosa tanto impensabile nel mercato dell?arte quanto insolita anche in quello
della produzione artistico-artigianale.
Il saldo, concepito come svendita, comunica un?idea di svalutazione e porta
a sminuire il valore dell'artista-artigiano e di tutta la sua opera con l?obiettivo,
in questo caso, di fare emergere l?aspetto mercantile del mondo artistico.
Le opere e gli oggetti in esposizione sono rappresentativi della visione di artefatto
e provengono dalle iniziative proposte fino ad oggi.

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nologo
dal 26 novembre al 31 dicembre

L'iniziativa prende in prestito il titolo del testo di Naomi Klein nologo.

In un periodo di feste nel quale gli acquisti si moltiplicano, nologo vuole porsi
in antitesi al dilagare della non-cultura del marchio, alla speculazione esagerata
dei marchi conosciuti, all'appiattimento del gusto indotto dal mezzo pubblicitario.

Quindi nologo in alternativa a queste forme invasive del vivere
- la pubblicit? e le marche - e all'omologazione del gusto propone,
come regalo natalizio, una selezione di oggetti realizzati da diversi artisti-artigiani presentati in una confezione particolare ad un prezzo comprensivo di una donazione
a favore di progetti di sviluppo nel mondo.

Con nologo si vuole comunicare il valore della creativit? ed abilit? manuale
senza etichetta e contribuire al sostegno di popolazioni pi? deboli destinando
una percentuale del prezzo di ogni oggetto venduto a progetti di sviluppo nel mondo promossi da Manitese.

Ogni artista-artigiano che aderisce a nologo presenta le sue creazioni
in una confezione di sua ideazione.

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colori e ricami
borse, collane e altri accessori di mona mohanna e al badia

dal 12 al 22 novembre

Le creazioni di Mona Mohanna e gli accessori ricamati di Al Badia.

La gamma dei colori proposta da Mona Mohanna ? molto ampia e attenta
alle sfumature pi? particolari.
Le tonalit? spaziano da quelle calde degli arancioni, rossi, marroni e verdi muschio tipici dei boschi autunnali a quelle pi? fredde - ma ugualmente affascinanti -
dei verdi acqua, azzurri polvere gialli acidi a volte accostati a tocchi di marrone castagna.
I suoi pezzi sono realizzati in seta liscia, operata, goffrata spesso arricchiti da decorazioni, ricami e inserti in tessuto oppure con gli inconfondibili tessuti arabi a righe dagli inediti accostamenti cromatici.

Gli accessori ricamati di Al Badia sono realizzati dall'associazione Najdeh
che da vent'anni, in collaborazione con Assopace, promuove e diffonde la cultura
del ricamo mediorientale attraverso il progetto Al Badia.

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gonne
di Sergio Venuti per bL?
da sabato 29 ottobre a sabato 12 novembre 2005

bL? ? una collezione di gonne.
Elemento fondamentale in un guardaroba femminile, una gonna particolare
permette di interpretare sia un gusto neo-moderno lineare e pulito
che di tendenza fatto di abbinamenti arditi.
Una collezione di sole gonne vuole stimolare la fantasia nell?interpretazione individuale del vestire considerando moderna l?idea di potere trovare autonomamente
soluzioni personalizzate.
Una gonna bL? ? caratterizzata da interventi artigianali quali il dipinto,
la stampa a mano, il ricamo, l?applicazione che le conferiscono un carattere di unicit?.
Sergio Venuti, napoletano, ha maturato la sua esperienza professionale e stilistica nell?ambito della tradizione sartoriale partenopea che ancora oggi si avvale
di lavorazioni manuali, dedica un?attenzione maniacale ai particolari,
impiega materiali di pregio e tagli impeccabili.
Da qualche anno Sergio Venuti si ? trasferito a Milano dove, a stretto contatto
con il mondo della moda, la sua ricerca coniuga la tradizione - propria della sua formazione sul prodotto - con l?innovazione espressione di uno spirito pi? moderno.

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artefatto propone:
feltro in corso con Pimpinella
Lavorazione in piano del panno in feltro e realizzazione di sciarpe, portafoto,cuscini, arazzi, copertine, sottopentola.
- 10 ore in 2 giorni . sabato 12 e domenica 13 novembre
- dalle 10,00 alle 12,00 e dalle 14,00 alle 17,00
stampa su carta e tessuto con Clara Rota
Stampa su carta e tessuto con tecnica a tampone e a rullo.
Creare pannelli decorativi, biglietti, tessuti per abiti,
accessori e complementi per la casa.
- 8 ore in 2 giorni
- sabato 19 e domenica 20 novembre dalle 14,00 alle 18,00
intaglio e kirigami con Clara Rota
Tagliare e piegare un foglio di carta per creare
decorazioni, biglietti, mini-libri e oggetti tridimensionali
da elementi figurativi, geometrici e architettonici.
- 8 ore in 2 giorni
- sabato 3 e domenica 4 dicembre dalle 14,00 alle 18,00
per informazioni e iscrizioni telefonare al n. 039 5960047

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vetri
i vetri soffiati di ghiti Nour
14 . 17 ottobre 2005

Ghiti Nour, architetto, ? iraniana ma vive a Monza da molti anni.
La sua esperienza, maturata nella lavorazione del vetro, sar? l'occasione
per leggere le opere di maestri suoi connazionali che hanno plasmato la pasta vitrea secondo tecniche antiche in cui colori e forme si contendono lo spazio,
in una continua diatriba di contrasti.
Il design dell'artista cerca di creare sintesi tra linee ontemporanee
e sapienza della tradizione.
vetri riassume il percorso artistico e tecnico del lavoro di Ghiti Nour
ed ? una sorta di catalogo di una fase creativa che si sta concludendo.
L?artista ? in partenza per il suo paese d?origine dove trascorrer? un lungo periodo durante il quale comincer? a sviluppare nuove idee per dare vita
ad una produzione artistica rinnovata.

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artefatto partecipa a
artinfiera
s.sebastiano curone (al)
17 . 18 settembre 2005
www.artinfiera.com

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NEL CORPO DEL TEMPO
i racconti di Fabio Musati e le opere grafiche di Carlo Andreoli
presentazione del libro e delle opere: venerd? 24 giugno alle 19.00
mostra delle opere: da venerd? 24 giugno a sabato 23 luglio

"Il 24 giugno Artefatto entra NEL CORPO DEL TEMPO: sar? presentato, infatti, l'omonimo libro di Fabio Musati, pubblicato da Artemis Edizioni e accompagnato
da opere grafiche di Carlo Andreoli.
Il testo raccoglie otto racconti dello scrittore milanese alla sua prima esperienza editoriale. Fil rouge del libro ? il tema del viaggio, svolto idealmente
in otto tappe (una per racconto, appunto) che vanno da Milano all'hinterland,
a luoghi impensabili ma concreti, oltreoceano, ad altri del tutto immaginari,
fino allo spazio, in cui l'autore si smarrisce nell'ultima storia.
Musati con una prosa veloce riesce ad annullare ogni confine tra spazio e tempo, rendendo cos? la sua realt?, il suo pensiero e la sua esperienza immanenti.
Ogni episodio di fatto ? indipendente dagli altri, ma la lettura d'un fiato permette
di cogliere nell'opera una certa continuit? che gli conferisce organicit? e coerenza
pur nella libert? narrativa.
Il viaggio si trasforma da mera esplorazione geografica che si svolge in un tempo predefinito, a itinerario alla scoperta dell'uomo, descritto nelle sue peculiarit? caratteriali e comportamentali attraverso la galleria di tipi che il protagonista
incontra progressivamente.
Il libro si avvale di interventi grafici realizzati da Carlo Andreoli che rimarranno
in esposizione nello spazio di Via Prina 18 fino al prossimo 23 luglio.
Si tratta in questo caso di otto lastre in plexiglass, un legno e una installazione
ispirati ai racconti.
Nel corso della serata di presentazione ci saranno interventi di Federico Zambosco
e Cristiano Demicheli di Artemis Edizioni, giovane casa editrice genovese.
A Monza, il testo sar? disponibile in vendita da Libri & Libri."
Sabrina Arosio

"... le opere di Andreoli, fotografie, ritagli, pellicole adesive e carta da parati convivono in funzione di una sorta di thick description, dove i diversi aspetti
della quotidianit? sono ritratti, non tanto in funzione critica, ma in qualit?
di stimolo ad una osservazione critica."
Luca Rossi

Dal Portale Libero di Letteratura Inedita VIA OBERDAN:
www.viaoberdan.it
"NEL CORPO DEL TEMPO
La gioia di girare le pagine. Il gusto di leggere.
Si', proprio come si faceva una volta. Avete mai aperto un libro di Arpino?
Di Scerbanenco? O di Pratolini? Il genere letterario non ha importanza.
Provateci. Potr? sembrare un'osservazione nostalgica, un po' liberty, pero'...
Sono libri, pagine e parole, non solo di un altro tempo, ma - come dire ? -
di un'altra razza.
Ci sono scrittori che prima di scrivere raccontano. Badate bene, sono due arti diverse, due visioni del mondo spesso opposte, antitetiche, e Fabio Musati questo lo sa.
Di pi?, pare anche goderne.
NEL CORPO DEL TEMPO e' la prova che in taluni autori e' ancora vivo uno spirito letterario, un gusto del dipanare le vicende, di farlo bene, di sudare le parole
pur non centellinandole, di sceglierle tra quelle che dentro ci scorrono libere.
E le idee... Geniale e terribile il racconto "La faccia", e cosi' vivo "Il terzo Cliente".
Le storie di Musati accarezzano l'angoscia grigia un po' metropolitana, il tempo che uccide lentamente, inesorabile (crediamo non sia un caso che il racconto "La Stazione Orbitale" sia stato posto alla fine del libro. Sintomatico).
Intendiamoci, l'autore non angustia chi legge, tutt'altro.
Leggere Musati e' prima di ogni altra cosa piacevole.
Anche dopo, quando, giunti all'ultima pagina, ci rendiamo conto che oltre ci?
che abbiamo letto c'e' qualcos'altro, che questa scrittura e' appunto "di un'altra razza"; anche dopo, quando cominciamo a pensare, a riflettere... Ci coglie la certezza incrollabile che questo tempo che ? passato, il paio d'ore consumato nella carta
di questo libro... non e' andato via invano.
Un autore dunque che segnaliamo volentieri perche' non lontano da Via Oberdan,
anzi straordinariamente vicino al nostro modo di concepire lo scrivere, il raccontare,
il rispetto che bisogna avere verso se stessi, verso chi legge e verso chi,
nel nostro mondo di fantasia, meravigliosamente si muove."

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MONA MOHANNA
abiti e accessori
da gioved? 19 maggio a sabato 4 giugno 2005

"Mona Mohanna ? nata a Khiam, nel sud del Libano, ma nel ?77 si ? trasferita con la famiglia nella capitale per via della guerra.
"Ho iniziato a fare vestiti da bambina, durante l?invasione israeliana dell?82, quando ormai vivevamo gi? a Beirut. Per mesi dovevamo stare in casa, le scuole erano chiuse e io allora per passare il tempo facevo accessori, sciarpe, collane e borsette.
La mia passione per la moda ? nata cos??"
"Mona, la stilista del velo di Cinzia Sgheri"


Nel 1989 arriva in Italia per studiare, prima in una scuola a Reggio Emilia e in seguito frequenta il master in fashion design di Domus Accademy a Milano.
"Sarta, stilista, facchino, pierre, trovarobe, segretaria, postino e imprenditrice": queste le peculiarit? di una donna che porta con disinvoltura l?hijab e che difende a spada tratta la propria cultura.
Le creazioni di Mona Mohanna vivono dell'incontro tra diverse culture, prendendo spunti dagli elementi della tradizione tessile araba e avvicinandola al gusto occidentale.

I colori, gli ornamenti, i ricami dei suoi abiti e accessori sono ispirati dalle consuetudini urbane, dalla cultura nomade, dalla vita nel deserto delle popolazioni arabe.
I suoi tessuti si arricchiscono dell?esperienza, abilita? e poesia delle ricamatrici profughe palestinesi in Libano e di quella delle donne artigiane dei villaggi dove ancora si realizzano lavorazioni tradizionali.

Gli abiti e gli accessori in mostra sono illuminati da Mimi le Mok?.

Mim? le Mok? Light Couture ? una linea di lampade di alta moda creata e prodotta da due donne che si avvalgono della collaborazione di tanti bravissimi artigiani del ricamo, della passamaneria e del ferro. Tutte le lampade Mim? le Mok?, comprese le strutture, sono rigorosamente fatte a mano
e assemblate con materiali di altissima qualit?, dalle stoffe ai merletti, dai pon pon alle piume. All?insegna di un fascino e di una sensualit? tutta femminile.

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sedie?
dal 21 al 29 maggio 2005
Villa Bertarelli . Galbiate (Lc)

Nell?ambito di galbiarte - serie di iniziative promosse dall?Assessorato alla Cultura del Comune di Galbiate (Lc) - Artefatto presenta sedie?.
Dedicata all?opera di 14 interpreti della creativit? contemporanea e degli studenti del corso di disegno industriale della Facolt? di Architettura Valle Giulia di Roma, portavoce di mondi espressivi diversi ma tutti ugualmente affascinati dalle capacit? espressive della sedia, oggetto condiviso da ogni cultura, elemento d?arredo che pi? di ogni altro accompagna le molteplici tappe della nostra esistenza.
Ecco dunque la sedia trasfigurata, sradicata dalla sua originaria funzione e colorata di un?altra vita, personificata o elevata a simbolo della condizione umana.
La raccolta propone sedie che ci raccontano di emozioni e sensazioni attraverso una materia ed una sensibilit? sempre diverse che si calano nella contemporaneit? di elaborazioni artistiche sorprendenti.
In mostra anche 14 tavole relative a progetti elaborati dagli studenti del Corso di Laurea in Grafica e Progettazione Multimediale della Facolt? di Architettura Valle Giulia di Roma
sul tema: "Sistemi di seduta in materiali non convenzionali".
Nel gioco dell?interazione tra quotidianit? e arte, lo spettatore osserva e pu? fruire dell?opera d?arte e l?opera, se pur oggetto d?arte, parla un linguaggio quotidiano.
In un cammino che passa attraverso l?espressivit? anche chi abbia in mente il concetto tradizionale di sedia non potr? mancare di stupirsi e lasciarsi affascinare dalle multiformi, variegate rappresentazioni artistiche di Fabrizio Martinelli, Clara Rota, Luca Ghirardosi, Davide Campiglio, Mauro Maffezzoni, Cristina Valla, Antonella Ceccato, Antonio Caporaso, Claudio Destito, Giovanni Lauriola, Beppe Carrino, Stefania Pilotti, Chiara Lampugnani
e dai progetti degli studenti dell?Universit? Valle Giulia di Roma.

A cura di Artefatto.

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BABELE
autunno 2004 . primavera 2005
LUCA GHIRARDOSI
da mercoled? 20 aprile a sabato 14 maggio 2005

Per l?ultimo appuntamento di BABELE, artefatto presenta tappeti-arazzi in juta e silicone e tappeti ed elementi d?arredo in prato sintetico di Luca Ghirardosi.
Guidato dal desiderio di rinnovare il linguaggio espressivo, Luca Ghirardosi sperimenta l?accostamento inconsueto di materiali della tradizione ad altri di produzione contemporanea
e di abituale uso industriale.

Nei suoi tappeti-arazzi sperimenta l?accostamento di ?materiali apparentemente antitetici ma dai risultati sorprendenti: juta e silicone, l?uno naturale e fortemente tradizionale, l?altro artificiale e frutto delle moderne tecnologie. La juta, che si fa portavovce di memorie legate al gesto dell?intreccio (trama e ordito), ? diventata la base ideale per fantasiosi decori eseguiti con il silicone, che ricordano gli arabeschi dell?antica tradizione dell?arte dei tappeti annodati e tessuti. La duttilit? della materia plastica colata, modellata e stesa in modo da ottenere una superficie piatta e liscia ha creato con la juta piacevoli contrasti romatici e d?effetto.? I.Taddeo

Il prato sintetico, decontestualizzato e interpretato con fantasia, diventa materia base
per originali tappeti intagliati con disegni attuali e per singolari elementi d?arredo dal rivestimento e superficie inedite.

Il lavoro di Luca Ghirardosi riassume e riafferma il ?cuore? di BABELE e di Artefatto:
l?incontro tra tradizione e innovazione uniti al gusto per la sperimentazione danno vita
ad una nuova creativit? che interpreta e reinventa con poesia e maestria tecnica
il mondo delle cose di tutti i giorni.

''Babele, dunque, non ? la citt? della mitica unit? definitivamente smarrita.
E? invece quel luogo dove, proprio grazie alla confusione, ? possibile tradurre reciprocamente tutte le lingue.
E traduzione vuol dire innanzitutto reciproca comprensione.''
Giuseppe Cantarano ''Elogio di Babele''

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artefatto e
roberta colombo . cinquegradi
presentano

BEST BEFORE:APR.18,2005
storia di una autoproduzione a breve scadenza
100 luci realizzate in due settimane

in mostra dal 13 al 18 aprile
a CINQUEGRADI . via abano 6 . milano
(MM lambrate)

BEST BEFORE, la dicitura che in commercio indica la data di scadenza entro la quale un prodotto deve essere consumato o fruito, ? il filo conduttore di questo progetto.

I protagonisti - artisti, artigiani, architetti, designers, studenti, amici - hanno accettato la scommessa di realizzare una luce in due settimane.
In mostra 100 presenze luminose: non solo lampade, ma sculture, oggetti, creazioni, ovvero fonti di luce con le dimensioni, i materiali, i colori pi? svariati.

I prototipi saranno in vendita con ETICHETTA TRASPARENTE.
Nell'ambito del design, nel quale l'elemento prezzo ? molto spesso gonfiato, inaccessibile e misterioso, l'intento provocatorio di BEST BEFORE:APR.18,2005
con ETICHETTA TRASPARENTE ? quello di dare visibilit? ai costi ed un valore concreto ad ogni lavoro, azzerando il plusvalore di un nome o di un'idea.
Tutti i progetti saranno sullo stesso piano.
Ad ogni partecipante ? stato richiesto di elencare in una ETICHETTA TRASPARENTE
i costi sostenuti per i materiali e il tempo impiegato per la realizzazione del prototipo che sar? remunerato sulla base del costo medio orario di un elettricista.
L? ETICHETTA TRASPARENTE sar? completata con: costi accessori, margine del rivenditore (indicato come costo lavoro) e iva.
Il prezzo al pubblico di ogni pezzo sar? la somma di ogni voce elencata nell? ETICHETTA TRASPARENTE.

Durante tutto il periodo della mostra la libreria ART BOOK Triennale -
libreria internazionale specializzata in architettura e design - sar? presente
con una selezione di testi inerenti il tema della luce, progettazione e design.

Cinquegradi ? il nuovo studio di Roberta Colombo.
Prende nome dal taglio a cinque gradi, nord/ovest, dei nuovi interventi
di ristrutturazione.
Sculture e installazioni occupano la grande stanza di una ex officina meccanica.

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BABELE
autunno 2004 . primavera 2005
LUISA CAPUA PER Z'ATELIER
TRAME . CRINOLINE . FOULARDS
da sabato 12 marzo a gioved? 7 aprile 2005

"Trame, crinoline e foulards, per l'appuntamento di primavera di BABELE.
Luisa Capua per Z'atelier propone alcune delle sue pi? importanti creazioni.
La Capua disegna luci, complementi per la casa e borse in cui dedica molta attenzione alla ricerca dei materiali impiegati.
La rassegna, volutamente tripartita, propone sezioni distinte che fanno appello proprio all'espressione delle diversit? emergenti dalle ricerche condotte..
Per le TRAME, Luisa Capua realizza alcune luci in filo di poliammide tessuto a mano
e una seduta in filo d'acciaio inox, sempre tessuto a guisa di maglia.
In tal modo l'artista propone lavori che si ispirano al concetto di tessitura usato,
per?, per materiali non usuali.
Nella sezione CRINOLINE sono esposti progetti che fanno appello alla leggerezza.
Si tratta di luci e complementi per la casa caratterizzati proprio dall'impiego
della crinolina, rigida eppure tanto vaporosa.
Assolutamente attuali le forme, seppure il materiale affondi le sue radici nel passato: la scelta si orienta su linee dinamiche (l'aquilone e la girandola), capaci di sfruttare
le correnti aeree per muoversi nel cielo.
Il dinamismo non ? per? solo formale, ma anche strutturale: le lampade
e i complementi hanno la possibilit? di essere smontati e rimontati all'infinito
grazie ad un sistema di piegature e di bottoni automatici che consentono
di sottoporre il materiale a molteplici cambi di forma.
Per i FOULARDS, infine, Luisa Capua presenta una collezione di borse ispirate all'origami: si tratta di creazioni prive di cuciture portanti, in cui il tessuto ? studiato
e piegato secondo forme nuove in spazi funzionali e tasche.
Ciascuna borsa si smonta completamente ed ? double face, realizzata, tra l'altro,
con foulards originali degli anni Cinquanta e Sessanta."
Sabrina Arosio

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BABELE
autunno 2004 . primavera 2005
MARIANGELA MERONI E ?IL SALE DELLA TERRA?
da sabato 19 febbraio a gioved? 10 marzo 2005

?La passione per la terra e i suoi segreti. Cos? si apre il secondo appuntamento
del 2005 con Babele. ?Il sale della terra? ? il nuovo progetto di Mariangela Meroni, ceramista e scultrice. Un po? pi? che un progetto, forse: sarebbe meglio definirlo
un compiuto capitolo della sua vita. Perch? con difficolt? si riesce a scindere il vivere quotidiano dell?artista dalla sua ricerca. Lo stesso spazio domestico, infatti, ? quasi interamente occupato da quella materia che la Meroni prepara, plasma e ritocca
fino a una soluzione finale che la soddisfi.

Artefatto propone con questa mostra una selezione dei suoi ultimi lavori in cui,
a seguito di suggestioni raccolte da un maestro spagnolo durante un viaggio conoscitivo, l?artista esplora le possibilit? e il dinamismo che la terra, considerata generalmente inerte, cela invece al proprio interno. I sali mescolati, infatti,
si spostano continuamente e si ossidano per effetto della cottura dei pezzi,
arrivando a conferire loro suggestive colorazioni.

Il punto di partenza resta sempre la terra, naturale o refrattaria, dove prima che
le forme la ceramista studia in divenire la composizione. Il sale della terra
? ci? che le d? senso, le d? vitalit? e ricchezza perch? gli esseri vi prosperino:
cos? Mariangela Meroni dosa i diversi sali metallici che oggi sono parte preponderante della sua sperimentazione, li incorpora nella materia e attende la loro reazioni, valutandone i movimenti che avvengono per naturali legami chimici,
anche per via del processo di cottura cui gli oggetti vengono sottoposti.
E la ricerca va anche oltre, perch? si scopre che ? sufficiente intervenire
in misura minima nel processo di realizzazione di un?opera per ottenere esiti profondamente diversi.

Relativamente alle forme, che completano la poetica materica, Mariangela Meroni
si orienta principalmente al mondo di natura: l?ispirazione per vasi e sculture
viene direttamente dai fiori, pur con decisa stilizzazione. Un discorso a parte merita l?applicazione delle tecniche alla funzione luminosa. Praticamente da sempre
la ceramista si dedica a declinare la materia alla diffusione della luce:
le sue lampade realizzate in refrattaria e oggi colorate con ossidi, dalle forme
pi? disparate, sono pure dispensatrici di atmosfere: si va da strutture tagliate
che lasciano filtrare il fascio luminoso quasi fosse una lama che fende il buio,
a boccioli di terra che liberano effluvi di luce destinati, come profumi,
ad aleggiare liberi nello spazio.?
Sabrina Arosio

Per questa occasione il contesto espositivo ?collettivo? di BABELE propone:
Gli specchi di Milena L'Annunziata, architetto e interior designer che dice: "lo specchio... per cercarsi... disprezzarsi... accarezzarsi... come in una performance domestica...
Design con l'anima, dove i pezzi realizzati raccontano emozioni, riflettono le caratteristiche emozionali di chi le realizza..e nessuno di questi manca di cuore"

I "quadri da indossare" di Clizia Ornato, jewellery designer.
Non sono semplici cornici ne' tradizinali portagioie: uniscono le due funzioni e permettono di appendere alla parete i gioielli preferiti come fossero vere e proprie opere d'arte.

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BABELE
autunno 2004 . primavera 2005
FABRIZIO MARTINELLI
da mercoled? 12 a sabato 12 febbraio 2005

BABELE, riparte con una nuova serie di personali di artisti ed artigiani inserite
in un contesto espositivo collettivo in continua evoluzione.
Il primo appuntamento del 2005 ? con
FABRIZIO MARTINELLI
che crea oggetti, opere ed installazioni nei quali sviluppa le potenzialit? nascoste
della vetroresina giocando sulle trasparenze nell?accostamento di questo materiale,
di abituale utilizzo industriale, a vetro, ferro, legno di recupero.

??i segni decisi e linee colorate apparentemente casuali che sembrano imprigionate
in questo materiale assumono strane evanescenze tali da sembrare spore
osservate al microscopio fluttuanti nell?acqua??
Isabella Taddeo

?? materiali di recupero e vetroresina, come a dire il passato di certi oggetti
e il presente in fatto di materiali?
...il colore, elemento costante nei suoi lavori, contribuisce alla definizione formale
delle opere e consente di modularne la presenza e di calibrare la reazione
all'incidenza della luce.
Proprio alla luce ? infatti affidato il compito di vitalizzare le sue opere che,
in sua assenza, si presentano amorfe e incolori.
La luce, captata per trasparenza o per riflessione, sottolinea le forme,
ne manifesta la densit?, ne valorizza l?intera variabilit?.
Le caratteristiche della vetroresina, inoltre, consentono alle sollecitazioni luminose
esiti fra i pi? disparati: le fibre che la compongono attivano vibrazioni plastico luminose di particolare intensit? e inoltre, proprio per la natura vetrosa, reagiscono con effetti brillanti alla reazione colore-luce.
L'azione che si attiva poi tra la vetroresina e i recuperi pi? vari ?,
nella diversit? delle varie occasioni, sicuramente stimolante?
L'estensione spaziale ? una condizione basilare di questi lavori che, sempre pi? spesso, implicano una diretta interazione con l'ambiente in cui vengono inseriti facendo di esso (in installazioni apposite) un elemento proprio dell'opera??
Luigi Cavadini

Il contesto espositivo ?collettivo? di BABELE propone inoltre:

Le tele polimateriche di ANTONELLA ALLARA: ?...ogni tela ? un "racconto di viaggio", un involucro che raccoglie pensieri e fantasie, sogni e realt? indagati e descritti attraverso colori dalle tonalit? vive, racchiusi in giochi geometrici che si rincorrono
con ritmo serrato sulla superficie...
Ma la tela ? anche stoffa, fili e nodi lavorati insieme. Ed ecco allora che il diario
di viaggio si trasforma in una tessitura, una trama di fitti intrecci che invadono tutta
la superficie disponibile.
Nella realizzazione di questi tessuti dipinti si ispira ai ricordi d?infanzia e alle storie fantastiche suggerite dalle decorazioni dei tappeti impregnati di odori orientali...?

Gli accessori di MONA MOHANNA: ?...le creazioni di Mona Mohanna vivono dell'incontro tra diverse culture, prendendo spunti dall'origine araba, con tessuti e lavorazioni tipiche della tradizione, e avvicinandola al gusto occidentale.
Si avvale principalmente dell'esperienza delle ricamatrici profughe palestinesi in Libano e di quella delle donne artigiane dei villaggi dove ancora si realizzano lavorazioni tradizionali (ricami a perline, tessuti a telaio, ?)"

I monili di SILVIA BIBBO?, originali e multicolori realizzati con perline e elementi
di pasta di vetro uniti a fili metallici...

Le teiere e le tazze da t?, i monili, i vasi in ceramiica raku di PAOLO SENESI e CRISTINA VALLA: ?...utilizzata da generazioni di vasai per la produzione del rituale corredo di tazze, teiere e recipienti destinati alla cerimonia del t?, la ceramica raku
? l?armoniosa sintesi dei quattro elementi della vita: terra, aria, acqua e fuoco che,
con i loro valori legati all?estro dell?uomo, comunicano gioia e fortuna.?

Le luci in ceramica di MARIANGELA MERONI dalle forme eleganti e caratteristici
tagli di luce e quelle colorate e giocose realizzate con materiali di recupero
da LUCIANO FADINI E ANGELO SINA (LOLU).

I ?totem? di TERRARIA, sculture nelle quali il raku si unisce ad altri materiali
quali corda, filo di ferro, legno per dare vita a creazioni armoniose e poetiche.

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BABELE
autunno 2004 . primavera 2005
Dopo i vetri di Ghiti Nour, i pannelli e le sculture di Terraia, le luci di Lolu,
CRISTINA VALLA chiude il programma 2004 di Babele presentando una raccolta
di vasi, sculture e monili in ceramica raku.
dal 13 al 24 dicembre 2004

Gli oggetti che crea si ispirano alla natura ed alle sue molteplici forme e testimoniano un innato senso del volume ed un attento studio del colore che ? brillante e iridescente o delicato e terroso a seconda dei casi.
La sua produzione spazia dalle ciotole, ai vasi, alle sculture, ai monili:
proposta assai innovativa ed esclusiva in questo contesto.
Il "raku" ? una tecnica giapponese che risale al xvi secolo.
Il suo nome, che deriva dalla famiglia che ne fu promotrice, significa: "gioire il giorno" e proprio questo ? ci? che l'artista ricerca: trovare gioia e realizzazione
nella fusione dei quattro elementi: terra, acqua, aria e fuoco.
Quello che ne scaturisce appaga sia la vista che il tatto ed ? il fascino dell'imprevisto
e della casualit?, che caratterizzano questa tecnica, a dare a questi oggetti
un'unicit? irripetibile.
Anche questo ? BABELE: CRISTINA VALLA, come Terraria, crea con il raku,
ma con risultati completamente differenti.
Ecco riaffermato il "cuore" di BABELE: differenti sensibilit? ed esperienze
unite al gusto per la sperimentazione danno vita ad una nuova creativit?
che interpreta e reinventa con poesia e maestria tecnica
il mondo delle cose di tutti i giorni.

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BABELE
autunno 2004 . primavera 2005
LOLU
da marted? 30 novembre a sabato 11 dicembre

Il terzo appuntamento di BABELE ? con Luciano Fadini e Angelo Sina che,
con il nome Lolu, presentano lampadarius, linea di luci create
con materiale di recupero e alcuni pannelli materici.
Lampadarius nasce dalla ricerca, riciclo e riutilizzo di materiale di scarto
di vario genere, dalla bigiotteria anni '70, ai giocattoli, ai vecchi fili elettrici in rame?
Con un' immaginazione al di fuori degli schemi abituali e una sensibilit? particolare
per la combinazione inusuale di cose usuali, la variet? di oggetti che ci circonda
diventa materiale inesauribile per le creazioni giocose di Luciano Fadini e Angelo Sina, espressione poetica di una nuova armonia.
Luciano Fadini e Angelo Sina iniziano il loro percorso artistico in un gruppo multimediale prendendo parte a perfomances e realizzando allestimenti.
In seguito sperimentano tecniche pittoriche su tessuto
per una linea di abbigliamento chiamata Technohippye.
Infine arrivano a Lolu, a lampadarius e ai pannelli

Ecco di nuovo l'intento di BABELE: diversi linguaggi espressivi dell'arte
e della lavorazione dei materiali, esperienze differenti, tecniche, prodotti
e sensibilit? completamente opposte messi a confronto in una forma
di creativit? contemporanea al confine tra arte, artigianato e design.
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BABELE
autunno 2004 . primavera 2005
TERRARIA
dal 9 al 27 novembre 2004

Protagonista della seconda personale del progetto espositivo BABELE ?: TERRARIA.
Dalla passione per la fotografia alla creazione di oggetti semplici, frutto della combinazione tra manualit? sapiente e poesia delicata: ? questo il percorso artistico
di Elisa Confortini nel suo laboratorio TERRARIA.
Si esprime attraverso la ceramica raku, realizzando oggetti unici nati dal lavoro
con gli elementi naturali: aria, acqua, terra e fuoco.
Nel laboratorio TERRARIA l?elemento naturale, prelevato dal suo ambiente originale, osservato, toccato e studiato continua a vivere nelle mani dell?artista fino a quando
non trova la sua continuit? in un pannello decorativo, una scultura, un vaso.

La collettiva BABELE, fino a primavera 2005, continuer? a proporre una selezione
di opere e oggetti creati da artisti ed artigiani che, con cadenza quindicinale,
saranno protagonisti di una serie di personali.

Il titolo, BABELE, a ricordare quanto diversi possano essere i linguaggi espressivi dell'arte e della lavorazione dei materiali e al contempo quanto bisogno ci sia
di confrontarsi, venendo in contatto con esperienze differenti che offrono la possibilit? di conoscere tecniche, prodotti e sensibilit? completamente opposte.

BABELE inoltre ripropone il dibattito su una forma di creativit? contemporanea "con-fusione" tra artigianato, arte e design.
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BABELE
dal 14 ottobre 2004 a primavera 2005.
GHITI NOUR
dal 14 ottobre al 6 novembre 2004.

BABELE ? un progetto espositivo che continuer? fino a primavera 2005.
Artefatto presenta una mostra collettiva in cui sar? proposta una selezione di opere
e oggetti creati da artisti ed artigiani che successivamente, con cadenza quindicinale, saranno protagonisti di una serie di personali che si protraranno fino a primavera inoltrata.
Significativo il titolo del progetto, BABELE, a ricordare quanto diversi possano essere
i linguaggi espressivi dell'arte e della lavorazione dei materiali e al contempo quanto bisogno ci sia di confrontarsi, venendo in contatto con esperienze diverse che offrono la possibilit? di conoscere tecniche, prodotti e sensibilit? completamente opposte. BABELE inoltre ? l'occasione per portare sul tavolo il dibattito a proposito del confine tra arte, artigianato e design, ancora difficile da definire.
Nel mito di Babele, tutti i popoli che parlano linguaggi diversi possono entrare
in rapporto tra loro attraverso l?universalit? delle emozioni, dell?immaginazione.
Ecco allora che un oggetto frutto di abilit? manuale, originalit? tecnica ed ispirazione
? al tempo stesso espressione creativa particolare ed esperienza universale.
''Babele, dunque, non ? la citt? della mitica unit? definitivamente smarrita.
E? invece quel luogo dove, proprio grazie alla confusione, ? possibile tradurre reciprocamente tutte le lingue.
E traduzione vuol dire innanzitutto reciproca comprensione.''
Giuseppe Cantarano ''Elogio di Babele''

La prima personale, in seno alla collettiva e quella che appunto dar? il 'la' alla stagione espositiva, ? dedicata a GHITI NOUR, architetto iraniano, ormai in Italia
da molto tempo.
La sua esperienza, maturata nella lavorazione del vetro, sar? l'occasione per leggere
le opere di maestri suoi connazionali che hanno plasmato la pasta vitrea
secondo tecniche antiche in cui colori e forme si contendono lo spazio,
in una continua diatriba di contrasti.
Il design dell'artista cerca di creare sintesi tra linee contemporanee e sapienza della tradizione.

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Artefatto sar? presente ad
ArtinFiera www.artinfiera.com
18 . 19 settembre 2004
S.Sebastiano Curone (AL)
con le ceramiche di Davide Campiglio e di Cristina Valla,
con i tappeti-arazzi di Luca ghirardosi, con gli abiti di Mona Mohanna
e con i mosaici di Clara Cesana.

ArtinFiera, con il patrocinio di Regione Piemonte . Provincia di Alessandria . Comunit? Montana Valli Curone Grue Ossona . Comune S.Sebastiano Curone,
intende promuovere e valorizzare la produzione artigiana di qualit?.

Domenica 19 settembre, nell'ambito della mostra, la conferenza
"Artigiani per gli Artigiani: il ruolo dell'artigiano nel mondo di oggi"
condotta da Ugo La Pietra, designer fondatore e direttore artistico
di "AD ARTE Primo osservatorio sull'artigianato artistico italiano"
e da GianCarlo Montebello autore di gioielli d'arte.

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colors
3 giugno . 25 settembre
24 giugno alle ore 21.00 . serata con Mona Mohanna

colors
propone complementi d'arredo, ceramiche, luci, borse, monili nei quali il colore ? interpretato, tra le innumerevoli possibili combinazioni con forme e materiali, con poesia e maestria tecnica.
I protagonisti di colors presentano:
Mona mohanna borse in seta, monili e preziosi abiti-arazzi; Clara Rota opere
in cartone e carta decorata a mano; Luisa Capua per Z'atelier luci in crinolina;
Deborah Ciolli ceramiche con i colori del mare; Silvia Bonomi vasi e piatti realizzati con la tecnica della carta pesta giapponese; Fabrizio Martinelli un?installazione
in vetroresina; Cristina Valla monili e pezzi in ceramica "raku";
Terraria mini quadri e piccoli oggetti in ceramica ?raku?; Ethel Norcia per Tolemaide ciotole in ceramica e un pannello decorativo dal sapore vintage; Marco Indovina
ineari complementi d?arredo in scagliola; Davide Campiglio raffinate ceramiche smaltate; Antonella Ceccato tappeti-arazzi in feltro; Stefania Pilotti luci create
con plastiche e oggetti comuni trasfigurati; Mariangela Meroni luci-sculture in ceramica; Elena Barbaro una luce, leggera composizione di catenelle di metallo;
Lolu luci realizzate con materiali di riciclo.

Nell?ambito di colors, il 24 giugno alle ore 21.00, ? previsto un incontro con Mona Mohanna.
Stilista libanese, Mona Mohanna, sar? presente con abiti ed accessori ispirati alla tradizione araba e ci racconter? dell?abilit? e poesia del lavoro delle donne
del suo paese.
Le creazioni di Mona Mohanna vivono dell'incontro tra diverse culture,
prendendo spunti dall'origine araba, con tessuti e lavorazioni tipiche della tradizione,
e avvicinandola al gusto occidentale.
Si avvale principalmente dell'esperienza delle ricamatrici profughe palestinesi in Libano e di quella delle donne artigiane dei villaggi dove ancora si realizzano
lavorazioni tradizionali (ricami a perline, tessuti a telaio, ?).

?...In generale il colore ? un mezzo che consente di esercitare un influsso diretto sull'anima. Il colore ? il tasto, l'occhio il martelletto,
l'anima ? il pianoforte dalle molte corde. l'artista ? la mano che,
toccando questo o quel tasto, mette opportunamente
in vibrazione l'anima umana.
? chiaro pertanto che l'armonia dei colori deve fondarsi
solo sul principio della stimolazione dell'anima umana..."

"...si pu? qui facilmente osservare che molti colori vengono sottolineati nel loro valore da talune forme e smorzati da altre.
Colori acuti vengono sempre esaltati, acquistano un suono pi? acuto, quando sono associati ad una forma acuta (ad esempio il giallo associato al triangolo)...."
"... ? d'altra parte naturalmente chiaro che il mancato adattamento
della forma al colore non deve essere considerato qualche cosa di "disarmonico",
bens? all'inverso una nuova possibilit? e dunque una nuova armonia..."
Poich? il numero delle forme e colori ? infinito, sono infinite anche
le combinazioni e al tempo stesso gli effetti.
Questo materiale ? inesauribile..."
Vasilij Kandinskij
"Dello spirituale nell'arte"


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sedie?
dal 7 aprile 2004 al 29 maggio 2004
Le immagini delle opere sono visibili su www.teknemedia.net.

Artefatto presenta sedie? dedicata all?opera di 13 interpreti
della creativit? contemporanea, portavoce di mondi espressivi diversi,
ma tutti ugualmente affascinati dalle capacit? espressive della sedia,
oggetto condiviso da ogni cultura, elemento d?arredo che pi? di ogni altro
accompagna le molteplici tappe della nostra esistenza.
Ecco dunque la sedia trasfigurata, sradicata dalla sua originaria funzione
e colorata di un?altra vita, personificata o elevata a simbolo della condizione umana.
La raccolta propone sedie che ci raccontano di emozioni e sensazioni
attraverso una materia ed una sensibilit? sempre diverse
che si calano nella contemporaneit? di elaborazioni artistiche sorprendenti.
Nel gioco dell?interazione tra quotidianit? e arte, lo spettatore osserva
e pu? fruire dell?opera d?arte e l?opera, se pur oggetto d?arte,
parla un linguaggio quotidiano.
In un cammino che passa attraverso l?espressivit?
anche chi abbia in mente il concetto tradizionale di sedia
non potr? mancare di stupirsi e lasciarsi affascinare dalle multiformi,
variegate rappresentazioni artistiche di Fabrizio Martinelli, Clara Rota,
Luca Ghirardosi, Davide Campiglio, Mauro Maffezzoni, Cristina Valla, Terraria, Antonella Ceccato, Antonio Caporaso, Claudio Destito, Giovanni Lauriola,
Beppe Carrino, Stefania Pilotti.

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manualmente
II edizione di artigianato contemporaneo
Villa Menafoglio Litta Panza . Varese
www. fondoambiente.it
dal 21 al 23 maggio 2004

Artefatto presenta le terre di Davide Campiglio,
gli arazzi in juta e silicone di Luca Ghirardosi,
le creazioni in ceramica raku di Terraria
oltre ad alcuni mobili di Costanza Algranti.

Manualmente ? una manifestazione organizzata dal FAI.
Creativit?, esperienza, innovazione, manualit?, materiali non convenzionali
sono gli ingredienti di questa manifestazione che porta a Villa Panza
il meglio della produzione dell?artigianato d?arte contemporaneo.
La grande nicchia dell?artigianato artistico ? proposta in chiave contemporanea,
per esplorare come i mestieri della tradizione artistica possano essere rivitalizzati attraverso materiali, gusti e tecnologie pi? attuali.

Bene del FAI, circondata da un magnifico giardino all?italiana,
Villa Menafoglio Litta Panza ? stata costruita alla met? del XVIII secolo
per volont? del marchese Paolo Antonio Menafoglio e ampliata in epoca neoclassica dall?architetto Luigi Canonica, su incarico del duca Pompeo Litta Visconti Arese.
La villa ? celebre nel mondo per la collezione d?arte contemporanea
che Giuseppe Panza di Biumo vi ha raccolto a partire dagli anni ?50.
Nei saloni e nelle grandi scuderie, sono oggi esposte oltre cento opere
di artisti contemporanei, oltre a ricchi arredi del periodo che va dal XVI al XIX secolo
e ad un?importante raccolta di arte africana e precolombiana.

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Novegro avantgardesign
I Edizione del collezionismo di design e delle avanguardie contemporane italiane/internazionali
dal 16 al 18 aprile 2004
Parco Esposizioni Novegro . Milano
www.parcoesposizioninovegro.it

Artefatto ha presentato tappeti/arazzi in feltro di Clara Rota e Antonella Ceccato,
le creazioni in vetroresina di Fabrizio Martinelli, le terre di Davide Campiglio,
oggetti in scagliola di Marco Indovina, le ceramiche raku di Terraria,
una luce in ceramica di Mariangela Meroni, una sedia-scultura in legno,
materiali di recupero e di uso comune di Antonio Caporaso.

Novegro avantgardesign ha ospitato la rassegna "Trasparenze" dedicata al fascino del vetro e dei materiali trasparenti e la mostra d?arte contemporanea "Un cuscino per sognare" con la partecipazione di artisti, scrittori, designers e personaggi di fama internazionale.
Tre sono state le mostre collaterali di Novegro novecento:
"Pier Giacomo Castiglioni", "Arte del vetro ? Murano ?900", "Jazz in a click".

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fatti a mano
25 novembre 2004 . 25 febbraio 2005

Il nuovo appuntamento di Artefatto, fatti a mano, inaugura a Monza marted? 25 novembre alle ore 18,30 nello spazio di via Carlo Prina 18.
? una raccolta di singolari creazioni che riflettono il gusto contemporaneo rese uniche dallo stile di 16 diversi artisti-artigiani.
Oggetti d?uso quotidiano e ceramiche, tessiture, tappeti e arazzi,
luci e pezzi d?arredo, monili e borse - che abitualmente fanno parte della nostra vita di tutti i giorni ? diventano oggetti unici per personalizzare il nostro ambiente in alternativa alla globalizzazione del gusto.
fatti a mano vuol dire manualit?, tecniche artigianali, amore per i materiali, che gli artisti-artigiani in mostra hanno saputo coniugare con la contemporaneit? di un progetto, la sperimentazione e la poesia.
Sono presenti con i loro lavori:
Mona mohanna con borse e monili;
Lorenza De Simoni de Il tempo ritrovato con stole e tessiture di vari filati;
Marco Indovina con complementi d?arredo in scagliola;
Elisa Confortini di Terraria con ceramiche ?raku?;
Clara Rota con tappeti in feltro e luci in carta;
Davide Campiglio con oggetti d'uso e decorativi in ceramica al naturale e smaltata;
Cristina Valla con monili e pezzi in ceramica "raku";
Fabrizio Martinelli con luci e oggetti-sculture in resina e materiali di recupero;
Luca Ghirardosi con luci in rame e tappeti-arazzi in yuta e silicone;
Mariangela Meroni con luci-sculture in ceramica;
Floriana Fiori con arazzi realizzati con foglie stabilizzate;
Natalina Zerbini di Arcobaleno con luci in vetro;
Antonella Ceccato con tappeti di feltro;
Elisabetta Genoni con arazzi patchwork;
Antonella Goatin con una scultura in ceramica;
Costanza Algranti con pezzi d'arredo realizzati con legni di recupero e ferro.

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tappeti, arazzi e luci
15 ottobre . 15 novembre 2004

Un'esposizione dove tappeti, arazzi e luci sono protagonisti.
In esposizione lavori di:
Clara Rota, Luca Ghirardosi, Stefania Pilotti, Mona Mohanna, Fabrizio Martinelli, Mariangela Meroni, Cristina Valla, Floriana Fiori, Antonella Ceccato, Angelo Barilaro, Elisabetta Genoni, Paolo Marchi, Margherita Rettani, Roberta Colombo, John North, Paola Venezia, Rainer Haegele, Corina Rudel.
Anche questa rassegna si inserisce nella vocazione di Artefatto che vuol ridare valore alla cultura del fare, presentando le disparate possibilit? offerte dalla capacit? manuale in dialogo con i materiali, coniugata secondo idee e progettualit? proprie dell'arte contemporanea.

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terra e luce tra colore e materia
Oratorio dei S.S. Angeli Custodi di Palazzo Arese Borromeo
Cesano Maderno
26 settembre . 5 ottobre 2003

A Palazzo Arese Borromeo la cultura occidentale si fonde con il mondo arabo attraverso l'artigianato, il design, l'arte.
Attraverso una mostra ed alcuni eventi serali non solo si vuole raccontare un mondo diverso dal nostro ma anche promuovere la cultura del fare presentando opere e oggetti ai confini tra artigianato, design, arte.
L?iniziativa ? della galleria Artefatto di Monza.
Per 10 giorni, nell?oratorio dei S.S. Angeli Custodi all?interno di Palazzo Arese Borromeo - spazio ristrutturato recentemente e reso disponibile dall?Amministrazione comunale di Cesano Maderno per mostre ed eventi - diverse personalit? artistiche interpretano la magia di una terra lontana proponendo manufatti, opere, parole, immagini e suoni sintesi di mondi e segni diversi.
Il mondo arabo e la cultura occidentale si incontrano sul piano dell?espressivit?,
per dare vita ad uno scenario nel quale, in un?armonia globale, ogni singolo interprete presenta i frutti della propria creativit?.
La mostra, aperta al pubblico per tutto il periodo della manifestazione, ? una raccolta di interpretazioni artistico-artigianali di oggetti che come singoli pezzi vivono nello spazio della vita quotidiana ma che nella globalit? dell?allestimento richiamano atmosfere arabe.
Frutto del talento di diverse personalit? artistiche, tappeti, arazzi, pezzi unici realizzati con materiali tradizionali e inediti, colori e disegni ??sintesi di mondi e segni diversi?? vestono il pavimento dello spazio espositivo mentre, da un reticolo sospeso, piccoli lumi, creazioni singolari festa di colori e materie, diffondono una luce pacata contribuendo ad evocare suggestioni di un mondo altro.
Diversi gli artisti e artigiani che espongono i loro lavori:
Clara Rota, Luca Ghirardosi, Stefania Pilotti, Mona Mohanna, Fabrizio Martinelli, Mariangela Meroni, Cristina Valla, Floriana Fiori, Antonella Ceccato, Angelo Barillaro, Sofia Alemani, Elisabetta Genoni, Carlo Sala, Paolo Marchi, Margherita Rettani, Roberta Colombo, Mauro Panzeri, Paola Venezia, Rainer Haegele, John North, Corina Rudel.
Due gli incontri serali previsti.
Gioved? 2 ottobre alle ore 21.00.
Sulle note del violino del musicista Assan Cumad?, lettura di alcuni brani del diario di viaggio ?Lettere da Ketama? di Paolo D?Anna e proiezione del video ?Chergui . le voci del vento? di Giosu? Bolis e Paolo D?Anna per raccontare con parole e immagini, suoni e colori la magia di un paese, il Marocco.
?Lettere da Ketama?, pubblicato da Periplo Edizioni di Lecco, ? un diario di viaggio in Marocco con appunti, poesie e disegni nel quale l?autore descrive non solo i luoghi del viaggio ma anche gli incontri con un popolo e una terra ricca di cultura.
Il video ?Chergui . le voci del deserto? mostra ci? che le parole non possono raccontare: i colori impressi nella memoria e i suoni che hanno riempito i giorni del viaggio di Paolo D?Anna.
Nel passaggio coperto che porta allo spazio della mostra, trenta scatti fotografici in bianco e nero degli anni ?70 di Lele Piazza e Vincenzo Vicentin introducono il pubblico al tema della serata.
Sabato 4 ottobre alle ore 21.00.
?Il guardaroba arabo fonte di luce?
Mona Mohanna, stilista libanese, presenta abiti ed accessori ispirati alla tradizione araba e descrive abilit? e poesia del lavoro delle donne del suo paese.
Le creazioni di Mona Mohanna vivono dell'incontro tra diverse culture, prendendo spunti dall'origine araba, con tessuti e lavorazioni tipiche della tradizione, e avvicinandola al gusto occidentale.
Si avvale principalmente dell'esperienza delle ricamatrici profughe palestinesi in Libano e di quella delle donne artigiane dei villaggi dove ancora si realizzano lavorazioni tradizionali (ricami a perline, tessuti a telaio, ?).
Integrata nell?allestimento della mostra e nello spirito della manifestazione, una selezione di abiti arabi classici sottolinea la sintesi tra tradizione e innovazione.
terra e luce tra colore e materia vuole essere il racconto dell?incontro tra due mondi attraverso la divulgazione della cultura del fare.

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il cuore delle cose
13 maggio - 13 ottobre

Marted? 13 maggio alle ore 18,30 inaugura a Monza Artefatto.
Nato da un'idea di Paola Pilotti, Artefatto ? uno spazio virtuale e reale che accoglie opere e oggetti ai confini tra artigianato, design, arte e propone una sintesi tra tradizione e innovazione.

Con l'intento di ridare valore alla "cultura del fare", Artefatto promuove l'incontro tra la manualit? dell'artigianato artistico tradizionale ed il gusto per la sperimentazione e la progettualit? proprio dell'arte contemporanea.

Lo spazio espositivo nel centro di Monza e il sito web con catalogo e-commerce sono "luoghi" di esposizione, promozione e vendita di oggetti d'uso, opere d'arte e pezzi di design pensati e realizzati per vivere lo spazio quotidiano in modo personale e innovativo, al di fuori dei gusti convenzionali ed omologati.

Cuore dell'attivit? di Artefatto ? l'offerta periodica al pubblico
di una serie di piccoli eventi che spaziano dalle mostre di
Cuore dell'attivit? di Artefatto ? l'offerta periodica al pubblico
di una serie di piccoli eventi che spaziano dalle mostre di oggetti e opere,
alle personali di artigiani - designers - artisti, fino alle presentazioni
storico-didattiche di materiali e tecniche artigianali particolari.

il cuore delle cose ? il primo appuntamento con il pubblico di Artefatto.
Sette gli artigiani, designer, artisti che espongono i loro lavori.
Clara Rota presenta una installazione modulare in carta;
Costanza Algranti pezzi d'arredo realizzati con legni di recupero e ferro; Cristina Valla una collezione di ceramiche "raku";
Davide Campiglio oggetti d'uso e decorativi in ceramica al naturale e smaltata; Fabrizio Martinelli oggetti-sculture in resina e materiali di recupero;
Floriana Fiori pannelli decorativi costruiti con foglie stabilizzate, rami e bacche; Mariangela Meroni luci-sculture in ceramica.

Unici e irripetibili, ironici e raffinati gli oggetti in mostra
sono il frutto della creativit? poliedrica di diverse personalit?
che hanno interpretato e reinventato con poesia e maestria tecnica
il mondo delle cose di tutti i giorni.

il cuore delle cose ?, dunque, l'invito di Artefatto a personalizzare
lo spazio della vita quotidiana con oggetti che hanno un cuore.